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non è neanche avere un'opinione

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partecipazione al sermig

C’è una canzone di Giorgio Gaber che dice “libertà è partecipazione”, noi oggi a Torino e Firenze, abbiamo dato una prova di democrazia partecipando, a questa giornata e siccome, oggi è anche il 25 aprile, questa partecipazione ha, per così dire, un valore doppio.

A parlare è un Corrado Augias visibilmente commosso, alla fine di una giornata intensa alla quale la divagatrice ha preso parte.

Sono seriamente in difficoltà. Ho provato a lungo a pensare ad una forma da dare a questo post e infatti è passata una settimana da quel sabato di fine aprile al Sermig e ancora non ho scritto niente. Il problema è che raccontare le emozioni non è mestiere da divagatori. E, invece, là si giocava con le emozioni, in maniera abbastanza forte.

Alla fine, le cose che avrei potuto dire da divagatrice le trovate riassunte qua, nel documento buttato giù in tempo reale nel quale sono riportate tutte le fasi dell’evento. Ci trovate i risultati delle votazioni, le considerazioni che arrivavano man mano dai tavoli e le proposte per una nuova legge. Ci hanno detto che lo porteranno in Parlamento e di questo sono molto contenta, anche se so che non avrà un particolare peso politico.

Ma, indipendentemente dalle ricadute imediate di quella giornata, ho imparato tre cose.

La prima è che avere un’opinione non basta. Lo so che la maggiorparte dei cittadini non ha nemmeno un’opinione, ma per riuscire a cambiare davvero le cose bisogna sporcarsi le mani, mettendo in conto di stare nel fango a lungo.
La seconda è che sintesi non vuol dire media fra le varie posizioni. Non vuol dire trovare un punto circa a metà sull’ipotetica retta che collega gli “opposti estremismi”, ma vuol dire mettersi in gioco, indossare gli occhiali che ti permettono di vedere la questione sotto un altro punto di vista per produrre qualcosa di nuovo, che non ci sarebbe stato senza quell’incontro. In quel senso sintesi vuol dire arricchimento e crescita.
La terza è che la partecipazione, fatta in quel modo, è uno strumento potentissimo del quale, chi fa il mio mestiere, non può più fare a meno, soprattutto se si lavora nel campo delle tematiche scientifiche controverse.

Il resto lo lascio cantare a Gaber.

httpv://www.youtube.com/watch?v=nulKUZ1sWlA

Qui i post precedenti sull’argomento.


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